Economia

Eni, a Ravenna un hub per lo stoccaggio del carbonio

Con la conversione dei giacimenti off-shore esauriti di gas in Adriatico, operati dall’Eni, l’hub di Ravenna diventerà il sito di riferimento del Mediterraneo per lo stoccaggio permanente dell’anidride carbonica. La capacità totale è stimata in oltre 500 milioni di tonnellate. Il progetto “Ravenna CCS – Carbon Capture and Storage”, è stato reso possibile dalla joint venture tra Eni e Snam. Del progetto si è parlato nel corso di uno degli incontri della seconda giornata di OMC Med Energy 2025, in corso al Pala De André della città adriatica. (Sole 24 Ore)

Sfruttando la grande capacità dei giacimenti a gas esauriti dell’Adriatico, l’hub di Ravenna sarà uno dei siti più grandi al mondo per lo stoccaggio della CO2 ed il principale del Mediterraneo.

Il progetto prevede una Fase 1 da 25mila tonnellate, che è stata avviata nel 2024. Terminata la Fase 1, si procederà – entro il 2030 – con la Fase 2, per la quale si prevede di stoccare fino a 4 milioni di tonnellate di CO2 all’anno per contribuire alla decarbonizzazione delle industrie e dei settori hard to abate. Dal 2030 in poi la grande capacità dei giacimenti, stimata in oltre 500 milioni di tonnellate totali, permetterà di incrementare la portata a 16 o più milioni di tonnellate all’anno in base alle richieste proveniente dal mercato.

Redazione

 

 

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