Statua di Athena Nike

Marmo pario (lychnites)
Alt. 93 cm
430 a.C.
Opera soggetta a decreto di notifica
La scultura, nella Collezione della Fondazione Sorgente Group, presieduta da Valter Mainetti, rappresenta una figura femminile in procinto di planare verso terra con il panneggio spinto indietro. Grazie alla posizione delle pieghe laterali e posteriori è possibile, infatti, intuire il movimento della figura che sembra aver appena appoggiato i piedi sul suolo; il braccio sinistro, a giudicare dall’attacco, doveva essere sollevato verso l’alto, mentre il destro probabilmente era disteso in basso non aderente al corpo. La scultura è priva di molte sue parti, ma è un esempio di ottima resa plastica nel trattamento dell’incarnato e delle pieghe mosse dal vento.
Grazie ad un primo riconoscimento di Antonio Giuliano e all’approfondito studio di Eugenio La Rocca è possibile riconoscere nella scultura la statua di Athena Nike, un originale greco inquadrabile nella metà del V secolo a.C., intorno al 430 a.C. È stato ipotizzato che la statua potesse essere stata collocata in origine su una colonna o su alto pilastro, quale dono votivo a seguito di una vittoria militare. Il culto di Athena Nike ci rimanda ad Atene, poiché proprio sull’alta Acropoli, accanto al Partenone dedicato ad Athena Parthenos, si trovava fin dall’età arcaica un tempietto dedicato a questo culto.