Si è tenuto ieri in Svizzera il referendum per l’abolizione del velo, voluto da partiti e organizzazioni conservatrici. La domanda alla quale i cittadini hanno dovuto rispondere era: “Sei favorevole al divieto delle coperture totali del viso?”, senza un esplicito riferimento a burqa o niqab.
Come racconta La Stampa, da una parte si sono schierati i sostenitori del multiculturalismo che hanno votato No, dall’altra chi era a favore del sì sia per un tema di sicurezza sia a difesa “dell’uguaglianza e delle libertà delle donne sottomesse dall’estremismo”.
Il governo federale si era schierato dalla parte del No, in quanto i casi di radicalismo islamico sono assai rari. Nel Canton Ticino già dal 2016 era stata attuata una norma simile e in cinque anni le forze dell’ordine sono dovute intervenire solo una trentina di volte, secondo i media locali.
La legge è stata approvata con il 51,2% dei votanti e 20 Cantoni su 26 a favore. La norma prevede dunque che nessuno possa coprirsi completamente il viso in pubblico, sia nei negozi che all’aperto, fatta eccezione per i luoghi di culto e per l’ambito privato.