Victor Orban ha deciso di ritirare i suoi dodici deputati dal Partito Popolare Europeo. Lo ha annunciato ieri, mosso dall’ultimo evento non più sopportabile per il suo Fidesz: il voto a favore del nuovo regolamento interno che permette di sospendere una intera delegazione e non più singoli deputati.
Per Orban è stato un dichiarato attacco ai suoi rappresentati e il leader ha accusato il Ppe di voler mettere a tacere i suoi delegati democraticamente eletti. Matteo Salvini ha scritto ieri al premier ungherese esprimendo vicinanza a lui e a tutto il popolo ungherese.
Come racconta il Corriere della Sera, il suo gesto farebbe pensare ad una volontà di fortificare l’estrema destra, rafforzando la possibilità che Orban decida di ricollocare i suoi dodici uomini nel gruppo Identità e Democrazia, di cui anche la Lega fa parte. Ma dietro a questa possibilità, c’è anche l’ipotesi di un ingresso di Salvini nel Ppe facilitato dall’uscita del premier di Budapest.
I popolari europei, che al momento sono il gruppo più ampio nel Parlamento di Bruxelles, potrebbero aver bisogno di nuovi voti per non perdere la loro leadership. Anche se Salvini è stato osteggiato dai paesi del nord, il suo cambio di rotta, sancito ufficialmente con l’appoggio al governo di Mario Draghi, potrebbe far cambiare idea e così Salvini, di certo non nell’immediato, potrebbe fare ingresso nel Ppe.