Ieri al Consiglio europeo tra i 27 membri dell’Ue, sembra essere stato fatto un passo in avanti sul passaporto vaccinale, su cui il premier greco insiste da tempo.
Ci vorranno tre mesi per realizzare “un sistema interoperabile a livello europeo”, come ha sottolineato la presidente von der Leyen. Sul documento ci saranno poche informazioni, i cui dati sensibili rimarranno negli Stati membri, come l’avvenuta vaccinazione, l’immunità al Covid-19 acquisita contraendo il virus o la negatività ad un test Pcr.
Come spiega il Corriere della Sera, l’obiettivo è far ripartire gli spostamenti in vista dell’arrivo dell’estate. Inoltre, l’Unione agisce anche in un’ottica politica per evitare “misure unilaterali” e perché colossi come Google ed Apple già stanno pensando a sviluppare dei propri modelli: “È importante avere una soluzione europea perché sappiamo che Google e Apple stanno già offrendo soluzioni all’Oms”, ha spiegato la von der Leyen.
Restano ancora numerosi nodi aperti, come i diritti a cui darà accesso il passaporto vaccinale. Grecia, Portogallo, Spagna si sono mostrati sin da subito favorevoli, mentre a Parigi e Berlino rimangono ancora dei dubbi sui possibili risvolti discriminatori.