Si dovrebbe chiamare divorzio alla cinese: una coppia decide di separarsi e all’uomo viene ordinato di retribuire il lavoro domestico svolto dalla moglie in casa negli anni di matrimonio. È quanto successo a Pechino dove il giudice ha applicato il nuovo codice Civile. Finora nella separazione venivano divisi solo i beni tangibili e gli alimenti venivano corrisposti solo in presenza di un accordo prematrimoniale.
Come racconta il Corriere della Sera, è stato in questo caso applicato l’articolo 1088 che recita: “Se uno dei coniugi è caricato del peso delle incombenze familiari ha il diritto di chiedere un giusto compenso in caso di divorzio”. Così la donna ha dimostrato che il marito non si è mai interessato delle faccende domestiche e il giudice le ha riconosciuto un risarcimento di 50mila yuan per i cinque anni, pari a 6.400 euro. La donna ha però presentato appello, considerando che 50 yuan è lo stipendio annuale di una governante. La richiesta è di 160mila yuan.
La notizia è diventata virale sui social, raccogliendo il consenso delle altre donne felici di aver un riconoscimento per il loro lavoro, e il disappunto di altre che hanno dichiarato che non sposarsi sarebbe meglio.
Intanto uno dei magistrati coinvolti alla radio statale ha dichiarato: “Abbiamo cercato di calcolare quanto abbia lavorato la signora, abbiamo valutato il reddito dell’ex marito e considerato il costo della vita nella zona di Pechino in cui la coppia abitava, ma naturalmente abbiamo bisogno di accumulare esperienza”.