Un ennesimo caso di limitazione all’accesso delle donne nel mondo sportivo in Iran. Samira Zargari, coach della squadra femminile iraniana di sci, non è potuta partire per i mondiali di Cortina perché il marito non le ha dato il permesso. In Iran vige ancora la legge islamica che dà al maschio il diritto di gestire il passaporto della moglie.
Come racconta Repubblica, il giornale riformista Sharg (vicino all’attuale governo, che però è in crisi nel Paese) ha dichiarato di aver tentato, inutilmente, di convincere il marito.
Non è purtroppo il primo caso. Già nel 2015 Niloufar Ardalan, capitano della nazionale di calcetto, dopo una lite col marito, non è potuta partire alla volta dei Mondiali in Guatemala. In quel caso però le autorità erano riuscite a intervenire e il tribunale aveva emesso un provvedimento che autorizzava la donna a viaggiare anche senza il permesso del marito.
Ancora un triste caso nel 2019 quando Sahar Khodayari si è suicidata dandosi fuoco davanti al tribunale. Il motivo? Non le era permesso accedere allo stadio in quanto donna. Per questo motivo si era travestita ed era riuscita a entrare, ma poi, fermata dagli agenti, era stata scoperta e condannata. In attesa di un ricorso, si è data fuoco.
