L’app Immuni è stata un fallimento: al 14 febbraio sono stati registrati 10.308.187 download e 88.217 notifiche inviate. Adesso è ancora attiva, anche se ormai quasi tutti sembrano essersene dimenticati.
Come racconta il Corriere della Sera, arriveranno presto delle novità che potrebbero aiutare Immuni ad avere maggiore diffusione e, quindi, utilità. Arriverà un aggiornamento che permetterà a chi è positivo di sbloccare le notifiche all’interno dell’app. Sarà possibile agire in autonomia, grazie al codice univoco del referto del tampone (Cun) e alla tessera sanitaria e non dover ricorrere come prima unicamente al medico di famiglia o alla Asl.
L’omologa app britannica dà la stessa possibilità e secondo, l’Alan Turing Institute e l’Università di Oxford, ha contribuito a prevenire circa 600 mila nuovi contagi. In Italia entro fine mese dovrebbe arrivare il benestare del Garante della Privacy.
Proprio su questa app, si era espresso ad aprile scorso Vittorio Colao, ora ministro della Transizione Digitale: “Se quest’estate l’avremo tutti o quasi, bene; altrimenti servirà a poco”, aveva dichiarato.
Ora, possiamo dire che effettivamente che Immuni sia servita a poco.
