Giancarlo Giorgetti è stato nominato ministro per lo Sviluppo Economico da Mario Draghi. Le prime due sfide che lo attendono sono quelle di Alitalia e dell’Ex Ilva.
Come racconta La Stampa, sul primo dossier, Bruxelles contesta l’ennesimo aiuto statale e le modalità di salvataggio attraverso la newco pubblica. La compagnia è ancora in difficoltà e il commissario Leogrande non può pagare gli stipendi.
Sull’altro dossier dell’ex Ilva, risale a sabato la notizia del Tar di Lecce che ha ordinato ad AncelorMittal di spegnere entro 60 giorni gli impianti inquinanti dell’area a caldo.
Il leghista quando era all’opposizione si è sempre scagliato contro l’ennesimo aiuto statale per Alitalia, definendola come “il simbolo della mala gestione che attanaglia l’intero sistema paese, un pozzo senza fondo che in 40 anni è costato agli italiani più di 7 miliardi”. Aveva anche contestato l’ingresso dello Stato nell’acciaio, definendolo “il ritorno della cultura dell’invasione pubblica nell’economia.
Complessivamente, sulla scrivania di Giorgetti ci sono già 140 tavoli di crisi, tra qui i più critici di Embravo e Whirlpool.