Il pil dell’area euro crescerà del 3,8% nel 2021 e nel 2022 e per tornare ai livelli precrisi bisognerà aspettare il 2022, lo ha reso noto ieri la Commissione Europea.
“L’economia europea ritornerà ai livelli precrisi già nel 2022 anche se la crescita nel 2021 dovrebbe essere leggermente inferiore a quanto previsto in precedenza”, ha affermato il commissario europeo agli Affari economici Paolo Gentiloni.
Come racconta il Corriere della Sera, la Commissione europea ha pubblicato ieri le previsioni macroeconomiche d’inverno, secondo cui l’Italia si riprenderà più lentamente e crescerà del 3,4% in quest’anno e del 3,5% il prossimo. “C’è finalmente la luce in fondo al tunnel”, ha affermato Gentiloni, ma solo a partire dalla seconda metà dell’anno.
L’Ue stima che a fine anno solo undici stati avranno superato il pil del quarto trimestre del 2019, quattro, tra cui la Germania, saranno allo stesso livello e nove, tra cui Italia e Spagna, saranno ancora lontani. È la Francia a distinguersi per la posizione più vicina al livello della fine dello scorso anno. Da queste stime sono esclusi gli impatti del Recovery Fund, considerando che gli stati membri consegneranno i piani entro e non oltre il 30 aprile. Secondo Gentiloni, il Recovery Fund darà un’accelerazione alla ripresa fino a 3,5 punti nel periodo 2021-2026. In Italia nello stesso periodo ci sarà una crescita aggiuntiva dello 0,6%-0,7%.
Fondamentale sarà l’avanzamento della campagna vaccinale che potrebbe dare lo slancio all’economia già in primavera. La seconda ondata ha pesato molto anche sull’economia italiana che ne risentirà ancora per il primo trimestre di quest’anno.
