Internazionale

Il piano della Lega per entrare nel Ppe

Ormai è assodato che la Lega abbia avuto una svolta europeista, come ha confermato ieri con la votazione a favore del regolamento del Recovery Fund. L’obiettivo è ora quello di entrare nel Partito Popolare Europeo, anche se la strada non è affatto in discesa, considerando la diffidenza di molti dei partiti del Ppe.

Come racconta Repubblica, l’ostacolo ancor più grande è la Cdu di Angela Merkel, che è la prima forza politica del Ppe e che non vuole ammettere la Lega prima delle elezioni in Germania previste il 26 settembre: gli elettori non capirebbero l’opposizione agli estremisti di Afd in terra tedesca e la collaborazione a Bruxelles con il Carroccio, che è alleato di Afd all’Eurocamera,

Inoltre, la Cdu non sembra voler accettare la Lega anche per una questione di egemonia all’interno del partito: i suoi eletti sono 29 e quelli di Forza Italia sono 8. Con l’ingresso dei leghisti, la prima forza politica diventerebbe italiana.

Intanto all’interno di Identità e Democrazia, il gruppo di cui al momento fa parte la Lega, si è consumata una frattura con i francesi di Marine Le Pen che ieri si sono astenuti e i tedeschi di Afd che hanno votato contro. Salvini non può uscire subito dal gruppo e andare al misto perché così facendo perderebbe soldi e cariche. L’ipotesi sembra dunque quella di rimanere dentro fino a quando il terreno verso il Ppe non sarà spianato, complici anche le elezioni del 2024, con le quali la Lega potrebbe portare numerosi consensi ai popolari, che si confermerebbero la prima forza politica di Bruxelles.

Nel frattempo la Lega guarda anche ad Alternativa Popolare, partito fondato dal già ministro Lorenzin, e attuale membro del Ppe. L’idea sarebbe quella di fondersi con questo partito ed entrare così più facilmente tra i popolari.

Allo studio delle varie possibilità è Giancarlo Giorgetti che vorrebbe chiudere l’operazione nel giro di un anno, tra l’elezione del nuovo presidente della Repubblica e le Politiche. Starebbe pensando anche ad un tour di Salvini nelle cancellerie europee, strizzando l’occhio soprattutto a Merkel e Macron. In Italia il governatore della Lombardia Attilio Fontana lavora, invece, ad una bilaterale tra Salvini e Markus Soeder, presidente della Baviera e possibile candidato cancelliere.

Redazione

 

 

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