Secondo gli ultimi dati Istat la produzione industriale è diminuita nel 2020 dell’11,4%. Si tratta del secondo peggior risultato, dopo quello del 2009.
La crisi ha investito tutti i settori e seppur dopo i primi mesi di lockdown ci sia stata una leggera ripresa, nel periodo natalizio la crisi si è rifatta sentire nuovamente. Nell’ultimo mese del 2020 l’indice complessivo ha registrato un calo del 2% rispetto al dicembre 2019. L’unico comparto cresciuto rispetto allo scorso anno è quello dei beni intermedi (+4,1%), mentre sono calati i beni di consumo (-9,8%), i beni strumentali (-2,1%) e l’energia (-0,7%).
I settori più colpiti sono le industrie tessili, di abbigliamento, di pelli e accessori che hanno registrato un calo del 28,5%, la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati con una discesa del 16,5% e la fabbricazione di prodotti farmaceutici di base e preparati con il -10,9%.
Come racconta il Corriere della Sera, tra dicembre 2019 e dicembre 2020 è cresciuta la produzione industriale nella fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche (+10,9%), e nel settore dei prodotti chimici (+7,5%).