“Il problema è che le donne parlano troppo e se ce ne fossero molte in consiglio, le riunioni non finirebbero mai, quindi, bisognerebbe prima di tutto limitare la durata dei loro interventi, perché faticano a concluderli e risultano fastidiose”, sono le parole pronunciate da Yoshiro Mori, presidente del Comitato organizzatore dei Giochi olimpici di Tokyo. Durante una conferenza stampa con i media giapponesi nella quale ha confermato che le Olimpiadi si svolgeranno a luglio, dopo il rinvio dello scorso anno, a prescindere dalla situazione epidemiologica nel mondo, ha risposto così a chi gli chiedesse della scarsa presenza femminile nel Comitato.
Come racconta il Corriere della Sera, su 23 membri solo 5 sono donne, nonostante il governo giapponese si sia impegnato ad avere una quota femminile del 40% in tutte le governance aziendali. Le parole di Mori hanno ovviamente indignato tutti. “Le donne hanno un forte senso della competizione, se una alza la mano per prendere la parola anche le altre si sentono in dovere di farlo e la faccenda così non finisce più”, ha continuato.
Sui social network è partita la campagna per inviarlo a dimettersi ma Mori si è ripresentato davanti alla stampa chiedendo scusa per le sue parole. Sembrerebbe esser riuscito a fare ancora peggio. Alla domanda di un giornalista ha risposto sulle famose riunioni con le donne ha risposto: “Non parlo tanto con loro, quindi non so”.
La sua ritrattazione ha comunque convinto il Comitato olimpico che ha deciso di non prendere ulteriori provvedimenti. Le affermazioni di Mori si aggiungono ad un tasso di gender diversity molto forte nel paese, basti pensare che il Wolrd Economic Forum ha posizionato il Giappone al 121° posto su 152 nella classifica sul divario di genere.