Tra meno di un mese entrerà in vigore la nuova gestione della privacy da parte di WhatsApp, secondo i cui i dati verranno condivisi su Facebook. Ma c’è ora timore per l’uso illecito delle nostre informazioni. La non accettazione dell’informativa comparsa sull’applicazione comporta la rimozione della piattaforma dallo smartphone, dunque o prendere o lasciare.
Molti hanno deciso di lasciare e si stanno dirigendo verso altre app, come Signal o Telegram. La prima ha registrato 1,3 milioni di nuovi iscritti in un giorno, mentre la seconda è stata scaricata da 25 milioni di persone in tre giorni ed è giù usata da altri due miliardi.
“Poco chiaro e non idoneo a consentire la manifestazione di una volontà libera e consapevole”, ha dichiarato il Garante italiano della privacy, come racconta il Corriere della Sera.
WhatsApp renderà note a Facebook non solo informazioni sensibili come i numeri di telefono ma anche i contenuti delle conversazioni per finalità di marketing. L’obiettivo è di convogliare gli utenti verso le piattaforme in possesso da Mark Zuckerberg anche per fare pagamenti o acquisti. Per esempio utilizzando Facebook Shops si potrà essere contattati direttamente su WhatsApp. In Europa, però, i dati non saranno usati per l’invio di pubblicità al momento, al contrario di quanto accadrà negli Stati Uniti e nel resto del mondo.
