Attualità e politica

Con la chiusura delle sale scommesse, cresce il mercato illegale del gioco

1,3 milioni di persone su circa dieci milioni di giocatori soffrono di ludopatia. I sintomi sono stress, aggressività, disturbi del sonno. Ne soffrono principalmente uomini tra i 40 e i 60 anni e mai come in questi mesi sono tante le persone in astinenza da gioco. Basti pensare che le sale scommesse sono chiuse dal primo Dpcm varato dal premier Conte con una breve parentesi di apertura tra giugno e luglio.

La chiusura va quindi avanti da 190 giorni e coinvolge 150mila lavoratori e 3mila aziende specializzate. Le associazioni di categoria chiedono che le strutture possano essere riaperte mantenendo il distanziamento e prevedendo una sanificazione continua degli ambienti.

Una preoccupante conseguenza della chiusura delle sale giochi è che molte persone si sono dirottate verso un mercato illegale: utilizzano tantissime piattaforme non certificate che non fanno altro che alimentare il business della criminalità organizzata, che si aggirerebbe tra i 15 e i 18 miliardi di euro. Con queste pratiche le persone perdono tantissimi soldi e soprattutto, non essendo un gioco regolarizzato, non si conoscono le caratteristiche dei giocatori e le autorità non riescono ad intervenire sui casi di ludopatia.

Redazione

 

 

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