Zara Kay ha 28 anni ed è una attivista della Tanzania. È stata arrestata il 28 dicembre, considerata di fatto colpevole di aver abbandonato l’Islam. È accusata di non aver restituito il passaporto tanzaniano una volta presa la cittadinanza australiana, di aver utilizzato una sim card non a suo nome e di aver pubblicato un post ironico sulla gestione della pandemia da parte del governo di Dodoma.
Alla base delle accuse, lei è convinta che ci sia l’associazione che ha fondato nel 2018, che riunisce le ex musulmane Faithless Hijabi. L’ha fondata quando si è recata a studiare in Australia e ha rinunciato allo hijab, ma per la religione islamica l’ateismo è un tabù, punibile con il massimo della pena.
Nonostante la campagna #JusticeForZaraKay portata avanti a livello internazionale sui social, Zara è ancora in un limbo giuridico, rilasciata su cauzione, ma impossibilitata a lasciare la Tanzania.