“Covid segreto: tutto quello che non sapete sulla pandemia” è il saggio del viceministro della Salute Pierpaolo Sileri scritto insieme ad Alessandro Cecchi Paone (ed. PaperFIRST). Nelle pagine parlano della guerra tra virologi a cui abbiamo assistito in tutti questi mesi, alla cui origine ci sarebbe la formazione e la gestione del Cts.
“Avevamo già organismi di valore come Istituto superiore e il Consiglio superiore di sanità. Perché ne serviva un altro? La risposta è: per il potere di qualcuno”, afferma Cecchi Paone al Corriere della Sera.
Sileri dichiara di aver richiesto un Cts più snello e con esperti di diversi territori, da Andrea Crisanti a Maria Rita Gismondo, ma gli è sempre stato detto di no. “Da chirurgo spiegai che se devo operare qualcuno faccio un briefing con oncologo, radiologo, anestesista e che se il paziente assistesse, direbbe no grazie, non mi opero. Qualcuno si offese e pensò che volevo mandarlo via”, afferma il viceministro che sostiene fermamente che serve un tavolo istituzionale di esperti per decidere durante una pandemia.
Quello che emerge dal saggio di Sileri e Cecchi Paone è che il Cts era impreparato sin dall’inizio, sul famoso piano pandemico il viceministro chiese delucidazioni ma gli venne inviata direttamente la bozza di maggio 2020. Ancora, quanto ha avuto il Covid è stato lasciato fuori e la sua osservatrice addirittura allontanata in quanto donna.