Il mercato immobiliare ha visto un calo delle compravendite: i rogiti sono calati del -18,7% secondo le analisi dell’Istituto di ricerca Nomisma. Prima della pandemia si attendevano nel 2020 circa 612mila rogiti e invece ve ne sono stati solo 491mila.
Non è solo questo il trend che è andato diffondendosi in questi mesi: Scenari Immobiliari parla di una contrazione del 16,9% delle compravendite nelle grandi città a fronte di un incremento dell’1,7% nell’hinterland. Le persone hanno deciso di spostarsi, abbandonare i grandi centri abitati e dirigersi verso la campagna, prediligendo case grandi e con giardino, in previsione del tanto tempo che dovremo passare in casa.
Roma è un caso emblematico: come racconta Repubblica, è calata la compravendita nella città del 20,8% e aumentata quella nella provincia 13%). A Torino si è registrato un +9,4% nella provincia e un -15,3% in città.
Un’ulteriore tendenza che si è verificata è il prolungamento degli affitti delle seconde case. Oltre al consueto mese, molte famiglie hanno deciso di passarci più tempo per allontanarsi dalle grandi città, ma senza compiere ancora il passo importante dell’acquisto.
