Il 2020 è stato un anno record per le adozioni di cani e gatti che sono aumentate del 15% rispetto allo scorso anno. L’Ente Nazionale per la Protezione degli Animali (ENPA) ha registrato 8.100 adozioni di cani e 9.500 di gatti. In alcune città si è registrato un aumento che va dal 20% al 40%.
Un esempio è il rifugio Enpa di Treviso che ha dato in adozione nei mesi di pandemia 100 dei 147 cani che ospitava. Stesso trend a Perugia, a Monza o in Sicilia.
“Ci sarà stato qualcuno che durante le restrizioni ha trovato la scusa di adottare un cane per uscire, ma questo non spiega le richieste anche per i gatti. Ho percepito una sensibilità nuova verso animali chiusi in gabbia. Molti hanno detto di aver sperimentato la reclusione e di voler fare qualcosa per evitarla almeno a cani e gatti”, ha affermato a Repubblica Enza Buono, delegata Oipa, Organizzazione internazionale protezione animali a Napoli.
Tante persone, in preda alla solitudine, hanno deciso di aiutarsi e ricevere un po’ di compagnia dagli amici a quattro zampe. Trend ancora più accentuato con le feste natalizie, in cui molti italiani hanno deciso di non regalare qualcosa di materiale, ma un cucciolo di cane. Purtroppo ci sono stati anche casi di cessione degli animali, che hanno raggiunto il +20% tra settembre e ottobre, dato calato nei mesi successivi. Molti italiani non si sono più potuti permettere cibo e cure veterinarie per mantenere i loro cani o gatti.
Nonostante questo per Carla Rocchi, presidente nazionale Enpa, il 2020 sarà un anno memorabile per le adozioni: “È il piccolo miracolo di questa pandemia. Un miracolo che ha visto protagonisti gli animali presenti nelle nostre case, che con il loro amore incondizionato ci hanno aiutato in questo momento difficile. Questi dati raccontano il desiderio e la riscoperta di condividere con loro la nostra vita, le nostre emozioni e i nostri momenti più difficili”, afferma a Repubblica.
