La filiera del riciclo della carta vale 25 miliardi di fatturato pari all’1,5% del Pil. In Italia ogni minuto vengono riciclate 10 tonnellate di carta, così come l’80% degli imballaggi, e la carta può essere reinserita nel processo produttivo fino a sette volte.
I player del settore chiedono che questa possa avere un ruolo importate nel piano italiano per il Recovery Fund. “La carta unisce senza compromessi i temi della rinnovabilità e del riciclo. La filiera della carta è un attore naturale del Recovery Plan, dichiarata essenziale nello scorso marzo per i suoi prodotti life sustaining, e contribuisce all’export anche grazie alla digitalizzazione sviluppata dai produttori di macchine utensili specifiche”, spiega al Corriere della Sera Girolamo Marchi, presidente della Federazione Carta e Grafica.
Giuliano Tarallo, presidente di Unirima (Unione nazionale imprese recupero e riciclo maceri), chiede soluzioni innovative per i maceri che sono distribuiti su tutto il territorio. “Gli impianti di macero hanno una distribuzione capillare sul territorio. Serve però l’introduzione di nuove tecnologie, per esempio l’intelligenza artificiale nella selezione, che attualmente è basata su quella meccanica o manuale”.