“A 10 mesi dall’inizio della pandemia, troppi sono i ritardi, le indeterminatezze e le disomogeneità nella riorganizzazione sanitaria. Sono errori che non possiamo permetterci di ripetere rispetto alla grande sfida che tutti attendiamo dalla distribuzione dei vaccini anti-Covid. Altri paesi sono già operativi mentre l’Italia ha ancora difficoltà sui vaccini anti-influenzali. In tanti settori, non solo nella sanità, l’incertezza con cui il paese si muove è ciò che preoccupa di più i cittadini”, queste le parole del presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati nel consueto saluto per gli auguri natalizi alla stampa parlamentare.
Quest’anno però il discorso del Presidente è stato diverso: un duro attacco al governo e alla sua gestione dell’emergenza. “È incomprensibile che gli italiani non sappiano come comportarsi per il Natale”, ha detto la Casellati. Ancora troppi dubbi su ristori, cabina di regia, fondi europei.
A questi si aggiunge una cattiva gestione dell’emergenza sanitaria. Dagli ospedali al collasso, al calo degli screening e alla morte in solitudine dei pazienti Covid, che è definita inaccettabile. “La morte in solitudine dei malati di Covid è inaccettabile perché priva di umana pietà. Bisogna garantire ai familiari il diritto a un ultimo saluto”.
“Il Santo Natale è per tradizione la festa delle famiglie, il momento degli affetti che si riuniscono. Le famiglie non sanno ad oggi se, quando e con chi potranno viverlo. È incomprensibile che gli italiani non sappiano come comportarsi. Regole anche ferree, ma certe, perché è inimmaginabile che ci si trovi all’ultimo momento di fronte al fatto di non potere portare un augurio ad un genitore anziano, solo e magari anche malato”, ha sostenuto a gran voce il presidente del Senato.
Sulle tensioni tra le forze politiche che non fanno altro che incrementare il clima di incertezza, la Casellati afferma: “Manca il giusto rapporto di collaborazione tra maggioranza e opposizione, per il quale non serve uno strumento straordinario, ma la volontà politica. Bisogna capire quale possa essere il punto di caduta e intesa. Nessuna cabina di regia o gruppo di esperti può sostituire il Parlamento”.
Un appunto anche sull’informazione scientifica che ci ha abituato in questi mesi a notizie sempre contraddittorie tra di loro, gettando i cittadini italiani nella confusione più totale. Questa deve essere gestita secondo il presidente del Senato come “voce ufficiale dal governo”.
Il premier Conte e i suoi avrebbero dovuto imparare dalla lezione passata e come afferma la Casellati “non possiamo permetterci di sbagliare”.