Una docuserie in quattro parti realizzata da Matt Tyrnauer racconta la storia di Ronald Reagan. L’autore ritiene che l’allora presidente degli Usa sia stato sopravvalutato e sia stato un precursore di Donald Trump, “con la differenza che lui veniva da Hollywood, mentre Trump dalla reality tv”. Nella serie anche l’autore finisce per smussare alcune sue posizioni ed emergono elementi di ammirazione.
Nella prima scena Reagan viene mostrato intento a provare un discorso televisivo e afferma: “Se non sei un buon attore, non puoi essere un buon politico”, come racconta Repubblica.
Reagan è uno dei presidenti della nazione a stelle e strisce più apprezzati dal popolo americano e secondo Tyrnauer ciò è dovuto alle sue doti comunicative e alla preparazione del suo staff, ma non solo. Un ruolo fondamentale è stato giocato dalla sua seconda moglie Nancy, non a caso la serie ha come protagonista la coppia e prende il nome The Reagans.
La docuserie ripercorre la vita di Ronald sin dalla gioventù. Un padre alcolizzato, la vita a Hollywood e la sua carriera da attore. Ben presto diventa il volto dell’America per le sue numerose campagne pubblicitarie. Grazie a Lew Wasserman, capisce che la sua capacità comunicativa va oltre il contesto cinematografico e commerciale. Insieme alla moglie Nancy, figlia di un noto chirurgo, aderisce al partito repubblicano e vince due mandati come governatore della California e due mandati alla Casa Bianca. Il suo indice di gradimento arriva alle stelle e nelle elezioni per la riconferma vince per 49 stati a uno.
In molti hanno pensato che il vero presidente degli Usa fosse di fatto la moglie Nancy che lo ha invitato a sfruttare le sue capacità da attore nei momenti più difficili. Tendenza che sembra avere ereditato Trump ma senza la stessa efficacia. È noto quando Reagan, ormai malato, fece passare in secondo piano lo scandalo Iran-Contras o i problemi economici, affermando: “Non approfitterò della giovane età e dell’inesperienza del mio rivale”.