L’Asia si appresta a vivere la terza ondata di Coronavirus. Se i paesi asiatici, quali Giappone o Corea del Sud, erano riusciti a contenere il secondo boom di contagi in modo esemplare, ora stanno vivendo un’impennata di casi. In Giappone si è arrivati a 2.600 casi e gli ospedali sono a rischio saturazione. Nonostante questo, il premier continua con il programma Go To Travel che incentiva il turismo interno, come riporta La Stampa.
A Seul ieri si sono registrati 631 casi, record degli ultimi nove mesi. Il governo ha scelto la strada della stretta, vietando assembramenti sopra le 50 persone e chiudendo bar e palestre.
Complici di questa terza ondata il freddo secco e la cosiddetta Covid-fatigue. Tutta l’area sta per essere invasa da un clima freddo secco che rischia di aumentare la trasmissione del virus dal 10% al 20%. Le persone cominciano poi a essere stanche. Dopo ennesime restrizioni e maggiore isolamento, prevale una sensazione di spossatezza. Con il freddo poi tendono a incontrarsi in posti chiusi con minore ricambio di aria.