“Mario Draghi è un asset per il paese, le sue competenze sono fuori discussione”, così Marco Tronchetti Provera in una intervista esclusiva a LaChirico.it.
Interpellato da Annalisa Chirico sulla necessità di coinvolgere una personalità del calibro dell’ex presidente Bce per affrontare la crisi attuale, il vicepresidente esecutivo e Ceo di Pirelli risponde: “In generale, Draghi è un asset per il paese, ha competenze e un set di relazioni internazionali che andrebbero certamente impiegate per la ripartenza del nostro paese”.
Tra ristori vari, siamo al quarto scostamento di bilancio: gli chiediamo se il debito pubblico si può cancellare come proposto dal presidente del Parlamento europeo David Sassoli. “Nella prima fase l’Europa è intervenuta comprando debito, il che ha evitato che la pandemia si trasformasse nel breve periodo in una catastrofe – sostiene Tronchetti Provera – La ripartenza passa dalla creazione di ricchezza, e a tale scopo servono politiche per la crescita. Vanno evitati investimenti a pioggia, magari per raccogliere consenso in modo distorto. Abbiamo davanti a noi una occasione unica: bisogna sostenere le fasce di popolazione più colpite dalla pandemia creando, nel contempo, posti di lavoro attraverso una connessione tra pubblico e privato”.
L’ad del gruppo Pirelli ha detto in precedenza che in Europa ci sono diversi “nani” e che servirebbe una classe dirigente all’altezza della “responsabilità storica” del momento che viviamo. “I leader europei sono chiamati ad una sfida senza precedenti. Se non saremo in grado di vincerla diventeremo la colonia di paesi stranieri. Quando il presidente francese Macron evidenzia la necessità di un esercito comune europeo, esprime la presa di coscienza che l’Europa è destinata a essere schiacciata dalle altre grandi potenze se non saprà ritagliarsi un proprio ruolo. A ciò si aggiunge un eccesso di regolamentazione che rema contro l’efficienza. Se sul Recovery Fund dobbiamo decidere in ventisette, è difficile andare lontano. In democrazia i processi decisionali funzionano a maggioranza, e i paesi con maggior peso economico devono pesare di più”.
In merito al ruolo di Mario Draghi come “riserva della Repubblica”, risponde: “In generale, Draghi è un asset per il paese, ha competenze e un set di relazioni internazionali che nessuno può mettere in discussione.