Internazionale

Fauci: ‘Non serve un lockdown nazionale, presto le prime dosi di vaccino’

“Non è necessario chiudere il Paese completamente, e bisognerebbe tenere aperte le scuole, garantendo la sicurezza dei bambini per quanto possibile”, così il virologo americano Anthony Fauci ha ribadito quanto aveva già sostenuto intervenendo al programma ‘Good Morning America’.

Un lockdown nazionale è da evitare per le sue conseguenze economiche e sociologiche, diceva parlando del suo Paese, ma lo sostiene ora a La Stampa anche per la situazione italiana.

Inevitabile invece per lui una stretta sugli spostamenti e sull’apertura di bar e ristoranti, una volta che la situazione migliorerà, si potranno alleggerire le misure.

Sul fronte vaccini e su quel 50% di americani che si è dichiarato scettico a farsi somministrare la dose, Fauci afferma: “Il Data and Safety Monitoring Board esamina le informazioni in maniera autonoma dall’amministrazione e dalle aziende, e decide se sono abbastanza buone da sottoporle all’Fda. Poi scienziati di carriera le valutano con un Advisory Committe, e alla fine del processo tutti i dati vengono pubblicati”. Il processo per determinare l’efficacia dei vaccini è dunque trasparente.

Fauci ritiene che negli Stati Uniti la distribuzione dei vaccini inizierà entro la fine dell’anno, cosa che potrà succedere anche in Europa considerati gli accordi presi dall’Unione Europea con le varie aziende. Sui vaccini russi e cinesi, preferisce non esprimersi e attende di vedere dei dati.

Fauci è pronto a collaborare anche con Joe Biden e a offrire il suo supporto, come ha fatto per 36 anni con sei amministrazioni alla Casa Bianca.

Redazione

 

 

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