Dallo studio di Bankitalia è emerso che gli italiani che hanno maggiore “ricchezza finanziaria liquida”, consumano di più e spendono fino al 7,5%. La liquidità di cui si parla si ottiene da depositi, azioni quotate, fondi, dunque sono tutti elementi da cui si può ottenere facilmente, e in tempi brevi, le somme necessarie.
I consumi con somme derivanti da fondi pensione o polizze assicurative (con tempi di liquidazione più lunghi) sono più che dimezzati.
Vista l’incertezza del periodo, in un anno la propensione al risparmio è passata dall’8% al 19%. Questo può essere visto come un buon segno, in quanto le famiglie “liquide” saranno propense a spendere più velocemente non appena ripartirà l’economia.