Legambiente ha pubblicato la sua ventisettesima classifica delle città più green d’Italia, analizzando i 104 capoluoghi di provincia e incrociando 18 indicatori. Dati del 2019 alla mano, Trento e Mantova si confermano rispettivamente prima e seconda. Sale Pordenone e scende Bolzano alla quarta posizione. La new entry tra le prime cinque è Reggio Emilia. Nella top ten ci sono nove città del Nord e solo una del Sud: Cosenza. Nelle ultime posizioni compaiono cinque città siciliane, Vibo-Valentia per la Calabria e Pescara per l’Abruzzo. Per Latina è l’unica città non del Sud che si posiziona tra le ultime dieci.
Aria e rifiuti
Si è abbassato il valore delle concentrazioni di biossido di azoto ed è stato rispettato il valore limite delle polveri sottili. Una direttiva comunitaria stabilisce che per la protezione umana si può raggiungere una media annua di 40 microgrammi di polveri sottili per metrocubo.
Sul fronte rifiuti, le città hanno svolto con maggiore dedizione e precisione la raccolta differenziata, cresciuta dal 54,3 al 58,1% del totale. La quantità di immondizia prodotta è scesa da 537 a 530 chilogrammi pro capite. Scendono i consumi domestici dell’acqua, ma aumenta la dispersione della rete idrica che si attesta al 36%.
L’utilizzo dei mezzi di trasporto privato è ancora alto, si passa da 64 a 64.6 auto ogni 100 abitanti, il doppio dei numeri di città europee come Londra o Parigi.
Mobilità
Milano si distingue per la mobilità condivisa con sei aziende di car sharing. A Torino ci sono otto operatori di monopattini elettrici, mentre a Napoli è partito il primo servizio di car sharing di auto a emissioni zero. Sul fronte bike, Cosenza si distingue per la sua Ciclopolitana.