Con il 78% dei consensi, il referendum in Cile ha deciso di abolire la Costituzione per redigerne una nuova. Il testo era stato scritto nel 1980 nel pieno della dittatura di Pinochet, che è salito al potere nel 1973 con un golpe e ha governato fino al 1990, compiendo diversi crimini contro l’umanità.
Ormai da mesi il popolo cileno scendeva in piazza per contestare una Costituzione che non teneva conto delle garanzie elettorali e un modello economico e sociale ingiusto.
La nuova Carta verrà scritta da un’assemblea formata ex novo che garantirà la rappresentanza egualitaria tra i generi. Tra i punti da inserire, il riconoscimento degli indigeni mapuche, la revisione del contratto di lavoro, la riforma del sistema sanitario.
Entro il 2022 il popolo dovrà esprimersi nuovamente per approvare il testo, nel frattempo i cileni festeggiano per le strade di Santiago.