È morto Yehoshua Kenaz, uno dei più grandi scrittori israeliani contemporanei. Aveva 83 anni e a causa di alcune complicazioni dovute al Covid-19 ci ha lasciato, secondo quanto si apprende dal profilo Twitter del collega israeliano Pfeffer.
Nei suoi romanzi indagava sapientemente i sentimenti e le contraddizioni dell’uomo.
Tra le opere più note, Non temere e non sperare, un romanzo ambientato in Israele, negli anni Cinquanta. I protagonisti sono dei giovani soldati pieni di speranze e dubbi su ciò che li aspetta. Con le sue parole, Kenaz riesce a trasmettere perfettamente le ansie e le preoccupazioni tipiche della giovinezza nel passaggio alla vita adulta.
In La grande donna dei sogni, invece, racconta le vicissitudini di un condominio alla periferia di Tel Aviv, ancora in Ripristinando antichi amori narra la storia di una donna che si innamora clandestinamente di un uomo.
In tutti i suoi racconti, Kenaz analizzava le sensazioni, le paure e le gioie delle persone, raccontando pezzi di vita e facendo immedesimare il lettore nei propri personaggi.
