Economia

Auto: vendite ancora giù, con Stellantis in calo dell’11%

L’Ue convoca un tavolo strategico per il rilancio dell’industria automobilistica. Ursula von der Leyen lo aveva promesso nel suo discorso di investitura a Strasburgo, e adesso lo mette in cima alla lista delle priorità per l’inizio del nuovo anno: «Avvieremo il dialogo» con aziende, sindacati, fornitori e rappresentanti della componentistica «già a gennaio», ha annunciato ieri la presidente della Commissione, nel giorno in cui l’Acea, l’associazione dei costruttori europei, ha in contemporanea certificato un calo del 2% delle immatricolazioni in Europa a novembre rispetto allo stesso mese dell’anno scorso (e un timido +0,6% negli 11 mesi). Perdita che diventa a doppia cifra per Stellantis, che fa segnare -10,8%. (Il Messaggero)

«L’industria automobilistica rappresenta un vanto per l’Europa ed è fondamentale per la sua prosperità: è un motore di innovazione, sostiene milioni di posti di lavoro ed è il maggior investitore privato in ricerca e sviluppo», ha affermato von der Leyen.

La tempistica del lancio non è casuale, poco prima delle elezioni anticipate in Germania, e in tempo per avere un piano in vista del summit dei leader di marzo, dedicato alla partita industriale. Non è la prima volta che Bruxelles avvia un dialogo strategico con un comparto che si sente messo alle strette dalle regole Ue: lo aveva fatto un anno fa, in risposta alle proteste dei trattori, convocando il settore agricolo e mettendo in parallelo in cantiere ritocchi al “Green Deal”. Lo stesso schema potrebbe essere applicato all’automotive, come indica la volontà di von der Leyen di «adattare le norme Ue» alla luce di ciò che emergerà dal confronto. Il congelamento da subito delle multe per mancato rispetto degli obblighi intermedi di taglio di emissioni vede già la convergenza di Italia, Germania e Francia, e potrebbe essere una soluzione-tampone da subito. Le penalità, che scatterebbero con il nuovo anno, sono state quantificate dai costruttori di auto in 15 miliardi di euro solo nel 2025. Così facendo si consentirebbe alle aziende «di continuare a investire nell’elettrico e nella produzione di vetture moderne», ha detto ieri il cancelliere tedesco Olaf Scholz da Bruxelles. Tra gli altri temi di cui si occuperà il tavolo, indicano dalla Commissione, rientrano pure il ruolo dell’intelligenza artificiale e della guida autonoma, la perdita dei posti di lavoro di fronte alle chiusure di numerosi stabilimenti, e interventi per aumentare la domanda di veicoli.

Redazione

 

 

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