“Le sfide che ci troviamo ad affrontare ci impongono anche di riconsiderare il ruolo dell’Unione europea nell’affrontare le esigenze di investimenti strategici. Come hanno osservato Enrico Letta e Mario Draghi nei loro report, l’Europa è attualmente al di sotto del suo potenziale”. Lo ha detto la presidente della Banca centrale europea (BCE), Christine Lagarde, in audizione alla Commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento europeo. (La Stampa)
“Un’idea chiave che attraversa i report è che l’Europa è più grande delle sue parti costituenti – ha aggiunto – Investimenti congiunti dell’UE ben definiti stimolerebbero la crescita potenziale e contribuirebbero alla stabilità macroeconomica. Ci consentirebbero di sfruttare le economie di scala e affrontare le sfide transfrontaliere, a vantaggio di tutti gli europei, aggiungendo valore oltre a ciò che gli investimenti nazionali potrebbero ottenere da soli. Invierebbero anche un forte segnale di unità agli investitori privati ??all’interno e all’esterno dell’UE”.
Secondo Lagarde, questi investimenti “devono essere accompagnati da sforzi di riforma coordinati e ambiziosi”. A livello dell’UE, il completamento dell’unione dei mercati dei capitali e l’approfondimento del mercato unico “sono essenziali”.
“Il progresso verso una maggiore integrazione europea, abbinato agli sforzi di riforma nazionale, è essenziale per un’economia più dinamica e competitiva, che sostenga gli standard di vita dei cittadini e consenta alle imprese di prosperare”, ha sostenuto la numero uno della BCE.