Alla fine dell’800 nacquero in Italia le banche popolari, fondate sulla costruzione di rapporti stretti e duraturi con Pmi e famiglie. Banco Bpm nasce dalla fusione di due istituti di questa estrazione: «Portiamo avanti la tradizione delle banche con grande attenzione alle persone. Il nostro welfare – spiega Roberto Speziotto, responsabile Risorse Umane di Banco Bpm – rappresenta un mondo integrato che interpreta le esigenze di quattro generazioni che convivono nella nostra azienda». Un welfare articolato per i 19.000 dipendenti: dalla previdenza alla salute, dal supporto alla genitorialità al work-life balance. Le coperture spaziano dalle classiche polizze mediche ai fondi pensione, con un’impostazione che supera il concetto tradizionale di benefit aziendale. (Repubblica)
Il sistema previdenziale è particolarmente articolato. L’azienda propone fondi pensione con contributi sia aziendali che dei dipendenti, ereditando le diverse forme previdenziali dei gruppi originari. La previdenza complementare prevede contributo aziendale (circa 24.400 posizioni gestite) e integrazione pensionistica (oltre 4.300 ex dipendenti in pensione). «Vogliamo garantire tranquillità nella gestione familiare», sottolinea Speziotto. I campus estivi, per esempio, hanno coinvolto quasi 1500 figli di dipendenti in tutta Italia, mentre progetti come “Welcome Back Mum” supportano il rientro delle madri nel mondo del lavoro. L’azienda sta raggiungendo una quasi parità di genere (52% uomini, 47% donne), con un’attenzione specifica alle scelte di conciliazione: il 30% delle donne ha optato per il part-time, con percorsi di reinserimento che consentono successivamente il ritorno al full-time. Un nido aziendale a Milano ospita circa 70 bambini.
Il work-life balance trova la sua principale declinazione nello smart working. «Abbiamo un modello flessibile – continua il responsabile – Tre giorni in smart working e due in presenza, con l’obiettivo di estendere questa modalità anche ai ruoli di responsabilità. Per i 15.000 colleghi impossibilitati, è stata introdotta una giornata di smart learning».
L’inclusività è un altro pilastro, con progetti dedicati all’integrazione dei diversamente abili. E in occasione dei premi aziendali, l’istituto eroga ulteriori contributi – l’ultimo anno 1.800 euro in welfare – destinati a giovani per viaggi, figli per libri e orientamento scolastico, e versamenti integrativi ai fondi pensione.