Il caso Ita-Lufthansa tiene banco anche a Dubai. All’assemblea della Iata, l’associazione mondiale delle compagnie aeree con 320 aderenti, cominciata oggi nel maggior centro economico degli Emirati Arabi, l’attenzione è puntata sull’operazione che potrebbe ridisegnare la mappa del trasporto aereo in Europa. Da oltre un anno l’accordo tra il Mef e il potente vettore tedesco è in attesa del disco verde dell’Antitrust europeo, che tarda ad arrivare. Una decisione è attesa entro il 4 luglio. (Sole 24 Ore)
Nei giorni scorsi Lufthansa e il Mef hanno presentato a Bruxelles le risposte alle ultime obiezioni della direzione generale per la Concorrenza, tra cui la rinuncia a 15-17 coppie di slot a Linate e di dieci coppie di slot a Fiumicino. Questo dovrebbe consentire di aprire a nuovi vettori concorrenti (tra cui Volotea e easyJet) le rotte dalle due principali città italiane e l’Europa centrale: Germania, Austria, Svizzera, Belgio. Ora tocca agli uffici della Commissione valutare se i rimedi offerti sono sufficienti per dare il via libera all’ingresso di Lufthansa con il 41% nel capitale di Ita, primo passo verso un’acquisizione graduale della maggioranza azionaria, con opzione fino al 100% entro dieci anni. La commissaria Ue alla Concorrenza, Margrethe Vestager, ha detto che è preoccupata per l’effetto che la concentrazione Ita-Lufthansa avrebbe, con il rischio di aumento dei prezzi dei biglietti. In realtà i prezzi dei biglietti sono già aumentati anche l’anno scorso, almeno +20% in media.
Ma i voli internazionali dall’Italia hanno avuto punte di oltre il 100%, e da Bruxelles non sono arrivati provvedimenti contro il caro-voli. L’Unione consumatori ha calcolato, in base ai dati dell’Istat sui prezzi di maggio, che rispetto al periodo pre-crisi il costo dei voli internazionali è quello che è aumentato di più, con un incremento del 132,3% rispetto a metà del 2021. Nello stesso arco di tempo i voli nazionali hanno fatto +55,1 per cento.
A Dubai ci sono i vertici di tutte le compagnie mondiali, tra cui Carsten Spohr a.d. di Lufthansa e Antonino Turicchi, il manager messo da Giorgia Meloni alla guida di Ita Airways, nel novembre del 2022. L’operazione Ita-Lufthansa, se andrà in porto, avrà un impatto anche sugli altri grandi gruppi europei.
A cominciare da Air France-Klm, che ha ancora un’alleanza commerciale con la compagnia nata dall’ ultima dissoluzione di Alitalia. Un’alleanza sempre più flebile, ma ancora in piedi, sebbene Ita sia tenuta ai margini, come affermano alcune fonti interne. Ita fa ancora parte di SkyTeam, l’alleanza globale che ha come perni il gruppo franco-olandese e l’americana Delta. Se si chiuderà l’accordo con Lufthansa, Ita abbandonerà SkyTeam ed entrerà nella Star Alliance forgiata dal vettore tedesco.