Il nuovo assegno inclusione aumenterà l’incidenza della povertà assoluta. «Nonostante alcune misure di accompagnamento positive, si prevede che criteri di ammissibilità più rigorosi ridurranno l’impatto di riduzione della povertà del nuovo regime di reddito minimo». È quanto indica la Commissione europea nell’analisi su occupazione, competenze professionali e inclusione sociale in Italia pubblicata oggi. Pronta la replica del ministero del Lavoro che parla di analisi parziale. (Sole 24 Ore)
“Si prevede che l’assegno di inclusione determinerà una maggiore incidenza della povertà assoluta e infantile (rispettivamente di 0,8 punti percentuali e 0,5 punti percentuali) rispetto al regime precedente. Nonostante alcune misure di accompagnamento positive, si prevede che criteri di ammissibilità più rigorosi” al sostegno introdotto a gennaio “ridurranno l’impatto per allievare la povertà del nuovo regime”, scrive Bruxelles. E’ quanto si legge nell’analisi sulla convergenza sociale dedicata all’Italia condotta dalla Commissione Ue nel quadro del semestre europeo.
L’analisi della Commissione Ue sull’Assegno di inclusione e l’incidenza sulla povertà “si basa su uno studio di natura statica e parziale, nel senso che non tiene conto delle dinamiche di attivazione generate dalle nuove misure e dalla crescita dell’occupazione in Italia”.
E’ quanto osservano fonti del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, secondo cui “una valutazione complessiva porterebbe probabilmente a un’analisi più positiva”. Il Reddito di cittadinanza, ricordano, è stato sostituito dall’Assegno di inclusione e dal Supporto per la formazione e il lavoro.