Nel primo trimestre 2023 si registrano 145.130 denunce infortunistiche ma c’è un calo (-2,6%) dei casi con esito mortale. Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail nei primi tre mesi del 2024 sono state 145.130 (+0,4% rispetto al primo trimestre 2023), 191 delle quali con esito mortale (-2,6%). In aumento le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 22.620 (+24,5%). È quanto indicano gli ultimi open data dell’Inail, che – ricorda l’Istituto – sono dati provvisori. Le denunce di infortunio presentate all’Inail nei primi tre mesi del 2024 sono state 145.130. (Sole 24 Ore)
I numeri dell’Inail parlano di un aumento in Puglia degli infortuni nei primi due mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: da quasi 4mila passano a oltre 4mila e duecento con un +6%. 7 i morti tra gennaio e febbraio di quest’anno, erano stati 78 in tutto il 2023, quattro in più rispetto al 2022. Il fenomeno riguarda in particolare edilizia e agricoltura, e ha a che fare con una cultura della prevenzione ancora troppo bassa, sia tra i datori di lavoro che tra i lavoratori. Da qui l’urgenza di sempre maggiore formazione – è l’appello di Inail e Cgil – abbinata a più stringenti controlli. Oltre a una legislazione che preveda l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro.
In Italia nel 23,5% dei casi gli incidenti riguardano lavoratori stranieri, ed è straniero un morto sul lavoro ogni tre. A dimostrazione di una maggiore precarietà di chi arriva fuori confine nella tutela dei propri diritti.