In Italia, alcune spese condominiali possono essere portate in detrazione fiscale. (Il Giornale)
Tra queste, le più comuni includono:
Manutenzione ordinaria: come la pulizia delle parti comuni o la manutenzione di citofoni e impianti di illuminazione.
Ristrutturazione della facciata: modifiche o lavori di ristrutturazione esterna.
Riqualificazione energetica: interventi che migliorano l’efficienza energetica dell’edificio.
Impermeabilizzazione: lavori su zone esposte come balconi o tetti.
Manutenzione degli impianti: riparazione, sostituzione o manutenzione ordinaria degli impianti e parti comuni del condominio.
Messa in sicurezza: rifacimento e messa in sicurezza di scale e ascensori.
Restauro: interventi di restauro per preservare parti soggette a decadimento.
Le percentuali di detrazione possono variare di anno in anno e per procedere con le detrazioni è necessario che l’amministratore del condominio comunichi all’Agenzia delle Entrate le spese sostenute.
Per le spese condominiali pagate nel 2022, ad esempio, è possibile inserirle nel modello 730 del 2023 e richiedere una parziale detrazione fiscale. Ricorda che il conduttore di un appartamento in affitto non può portare in detrazione le spese condominiali, ma solo il canone di affitto