Economia

Bollette, vulnerabili e fragili

Quando si parla di bollette dell’energia, si tende spesso a usare i termini “vulnerabile” e “fragile” come se fossero sinonimi, considerando il cliente vulnerabile alla stregua del secondo e, dunque, in condizioni di disagio economico. La verità è che, su questo fronte, bisogna evitare sovrapposizioni perché i due concetti identificano condizioni e perimetri non totalmente coincidenti. Per non fare confusione, dunque, cerchiamo di capire le differenze e cosa succede alle due categorie con la fine delle tutele di prezzo e il progressivo passaggio al mercato libero. (Il Sole 24Ore)

Innanzitutto partiamo definendo cosa si intende per cliente vulnerabile sia nel mercato della luce che in quello del gas: 1) chi si trova in condizioni economiche svantaggiate, vale a dire i percettori del bonus sociale che è per l’appunto lo sconto in bolletta previsto per le famiglie in difficoltà; 2) chi ha una disabilità ai sensi dell’articolo 3 della legge 104/92; 3) chi dispone di un’utenza in un’abitazione di emergenza a seguito di eventi calamitosi; 4) chi ha un’età superiore ai 75 anni. Inoltre, solo per la fornitura di energia elettrica, rientrano tra i clienti vulnerabili anche i percettori di bonus per gravi condizioni di salute e coloro che hanno un’utenza in un’isola minore non interconnessa. Dunque, vulnerabili e fragili, considerando questi ultimi come coloro che versano in condizioni di particolare disagio economico e fisico, coincidono solo in parte.

Ma cosa succede ai vulnerabili con la fine delle tutele di prezzo? Per il mercato dell’elettricità, questa tipologia di clienti continuerà a beneficiare del servizio di maggior tutela anche dopo il 1° luglio 2024, quando, invece, per i clienti domestici non vulnerabili scatteranno le tutele graduali. Tutti i clienti serviti in maggior tutela che non sia stati identificati come vulnerabile, ma che rispettano quei criteri, devono comunicarlo al proprio venditore compilando il modulo che riceveranno anche dal proprio esercente in modo da rimanere all’interno di questo servizio. Sul sito dell’Arera, è comunque disponibile il modulo per autocertificare la condizione di vulnerabilità. Se poi dovessero sopraggiungere delle variazioni, il titolare della fornitura dovrà contattare il proprio venditore.

Quanto al gas, a partire da gennaio, quando cioè sono cessate le tutele di prezzo, il venditore deve continuare a erogare la fornitura con il servizio di tutela della vulnerabilità, alle condizioni economiche previste per il servizio di tutela gas definite dall’Autorità e con le condizioni contrattuali dell’offerta Placet di gas naturale. Il cliente servito in tutela gas che non è stato identificato come vulnerabile può richiedere al proprio o altro venditore di essere servito nel servizio di tutela della vulnerabilità compilando il modulo che ha ricevuto dal proprio venditore lo scorso settembre.

Redazione

 

 

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