Margini record e investimenti che avanzano in doppia cifra. Il gruppo A2a ha diffuso ieri i conti preliminari riferiti al 2023, incassando l’apprezzamento del mercato (il titolo ha chiuso a +1,4% a 1,70 euro), dopo un anno che ha visto la multiutility partecipata dal Comune di Milano e da quello di Brescia accrescere la sua capitalizzazione a Piazza Affari di quasi il 24 per cento. (Libero)
Nel dettaglio, il gruppo ha realizzato un margine operativo lordo (Ebitda) da primato, portando l’asticella fino a 1,97 miliardi (+32% rispetto agli 1,5 miliardi ottenuti nell’anno precedente). Cambia di molto anche l’Ebitda ordinario, ovvero al netto delle poste straordinarie registrate nel periodo, che si è attestato a 1,93 miliardi (+30% rispetto al 2022). «Un risultato straordinario, frutto del contributo bilanciato di tutte le nostre business unit», ha sottolineato l’amministratore delegato di A2a, Renato Mazzoncini, «e in particolare dell’aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili, delle efficaci strategie di copertura e delle azioni di sviluppo commerciale oltre che della progressiva normalizzazione dello scenario energetico».
Nel corso del 2023, ha aggiunto Mazzoncini, «abbiamo ulteriormente incrementato gli investimenti in infrastrutture strategiche per la transizione ecologica del Paese con 1,38 miliardi di euro, l’11% in più rispetto al 2022 e chiudendo il triennio 2021-2023 a 5 miliardi, includendo anche il contributo delle M&A».
Gli investimenti, tra i vari interventi, hanno riguardato gli impianti di generazione elettrica con la costruzione di una nuova centrale a ciclo combinato a Monfalcone, oltre al potenziamento di quella di Piacenza e della centrale elettrica di Cassino.
Sono stati realizzati nuovi impianti fotovoltaici e il nuovo parco eolico di Matarocco, in Sicilia, oltre al potenziamento delle reti di distribuzione elettrica e al recupero di energia e materia. Nel corso del 2023, inoltre, il gruppo ha finalizzato l’acquisizione di veicoli societari che svilupperanno nuovi parchi fotovoltaici in Friuli Venezia Giulia e in Veneto per complessivi 80 megawatt.
Il gruppo sta spingendo molto sulla produzione di energia rinnovabile, che nel 2023 ha raggiunto 4,5 terawattora (TWh), in aumento del 35% rispetto al 2022. La posizione finanziaria netta del gruppo lombardo è salita a 4,68 miliardi (dai precedenti 4,26 miliardi), con rapporto rispetto ai margini (Ebitda) in calo a 2,4 volte (dalle precedenti 2,8 volte). Il gruppo, infine, informa di aver collocato 500 milioni di bond green, portando la quota di debito sostenibile sul totale del debito lordo a quota 70 per cento.