Dopo la richiesta di incontro trasmessa ai commissari straordinari di Ilva in amministrazione straordinaria, i segretari generali di Fim, Fiom e Uilm, Roberto Benaglia, Michele De Palma e Rocco Palombella, hanno inviato una lettera con richiesta di incontro anche al sottosegretario Mantovano e ai ministri Urso, Fitto, Calderone e Giorgetti «per proseguire l’aggiornamento della situazione del gruppo Acciaierie d’Italia – ex Ilva come convenuto nell’ultimo incontro del 18 gennaio a Palazzo Chigi». Lo fanno sapere i sindacati in una nota congiunta. (ANSA)
«Ringraziamo sin da ora le organizzazioni sindacali con cui è stata condivisa la grande manifestazione di protesta del 26 gennaio scorso, i lavoratori e le forze economiche della città che stanno condividendo le ragioni della vertenza, nella speranza che prevalga responsabilità da parte degli attori in campo e le nostre aziende possano essere al più presto ristorate prima che si arrivi a decisioni drammatiche ma inevitabili». Lo sottolinea Fabio Greco, presidente di Aigi, associazione a cui aderisce l’80% delle imprese dell’indotto ex Ilva, che stanno attuando da diversi giorni la sospensione di beni e servizi per il siderurgico in attesa di avere – anche dall’ultimo decreto che riguarda il siderurgico – garanzie sui crediti vantati nei confronti di Acciaierie d’Italia, che ammonterebbero almeno a 140 milioni di euro.
«Nelle prossime ore – aggiunge Greco – dovrebbero registrarsi novità sul futuro prossimo dello stabilimento. Due sembrano, allo stato, le strade percorribili: l’amministrazione straordinaria, la seconda nel giro di un decennio, o un accordo bonario tra le parti, Invitalia e ArcelorMittal».
Secondo il presidente di Aigi, «la strada è ancora in salita e, in attesa di conoscere le sorti di AdI, continuiamo a lavorare con i nostri tecnici e i nostri legali al fine di proporre emendamenti al decreto che garantiscano maggiori tutele all’indotto. La battaglia è ancora lunga e di sicuro – conclude – Aigi non si arrenderà finché non sarà conseguito il risultato auspicato».