Economia

Cantiere fisco, settimana decisiva: tre mini sanatorie e la novità di aprire a tutti i debiti

Potrebbero ampliarsi ulteriormente le maglie del fisco in caso di future nuove sanatorie. Andando a comprendere tutti i debiti, inclusi quelli non ancora trasformati in cartelle. A prevederlo sono alcuni emendamenti alla delega fiscale presentati dalle forze di maggioranza. A decidere se entreranno o meno nel ddl per la riforma del fisco sarà la commissione Finanze del Senato, che inizierà in settimana il voto sugli emendamenti arrivati dai partiti: sul tavolo ci sono 482 proposte di modifica, che vanno dalla tassa di immatricolazione green per le auto alla riduzione dell’Iva sul pet food. (La Stampa)

L’indicazione della volontà di aprire a possibili sanatorie ancora più ampie di quelle attuali arriva tre emendamenti identici presentati da FdI, Fi e Lega, che intervengono sull’articolo 16 della delega, aggiungendo un nuovo punto ai principi e criteri per la revisione del sistema della riscossione. La proposta è di «consentire un generale accesso ad eventuali meccanismo di definizione agevolata per tutti i debiti, sia fiscali che contributivi e a prescindere se siano o meno affidati agli agenti della riscossione». Un’indicazione che è ancora un principio, ma che allarga di molto la cornice. L’ultima definizione agevolata è quella introdotta dalla Legge di Bilancio 2023, relativa alle cartelle dal primo gennaio 2000 al 30 giugno 2022, e prevede il pagamento solo delle somme dovute a titolo di capitale e quelle maturate a titolo di rimborso spese, senza interessi, sanzioni e aggi.

Dalla maggioranza arriva anche una modifica tesa ad aiutare le grandi imprese: nell’ambito dell’adempimento collaborativo, si prevede la possibilità di escludere le sanzioni amministrative tributarie per chi comunicano preventivamente i rischi di natura fiscale. E per potenziare gli effetti premiali connessi all’adesione a questo regime, si chiede anche di ridurre di “almeno 3 anni” i termini di decadenza (5 anni) per l’attività di accertamento. In linea con quanto chiesto dalle Regioni, poi, arrivano le proposte di FdI e Lega di subordinare gli interventi sulla fiscalità locale all’intesa della Conferenza unificata e non al semplice parere, e di inserire un nuovo articolo 12 sui tributi regionali.

Il Carroccio propone anche di aggiungere nello sfoltimento dei micro-tributi anche la tassa sugli intrattenimenti e prevedere l’esonero dell’Iva per la chirurgia estetica a fini terapeutici . Diverse le richieste sull’Iva, dalla riduzione per spese veterinarie e pet food chiesta da Civici d’Italia-Noi Moderati-Maie, all’Iva agevolata per gli interventi contro i fenomeni di dissesto idrogeologico chiesta da Azione-Iv. Due emendamenti in chiave green a firma M5s e Pd propongono invece di introdurre una tassa di immatricolazione per le auto che penalizzi chi inquina di più, estendendo lo stesso principio anche alle flotte aziendali. Tra le molte proposte dei grillini anche un’Ires agevolata per le aziende che riducono il divario negli stipendi di dipendenti e manager, una nuova tassa sugli extraprofitti e misure di contrasto all’economia digitale.

Redazione

 

 

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