I mercati danno una probabilità dell’87% a un primo ribasso dei tassi nell’area dell’euro in aprile scommettendo che l’inflazione ritorni al 2% prima del previsto. Tuttavia, scrive Bufacchi, la politica monetaria della Bce segue un approccio guidato sui dati e, quindi, attenderà le rilevazioni del primo trimestre prima di poter prendere le prossime decisioni. Al momento, riporta Bufacchi, il primo taglio che si evince implicitamente dalle proiezioni macroeconomiche della Bce sulla base dei dati è a metà anno, quindi giugno. (Il Sole 24Ore)
In merito alle previsioni sull’inflazione a breve termine, contenute nelle proiezioni macroeconomiche di dicembre, secondo il Consiglio Direttivo l’obiettivo del 2% a medio termine verrà raggiunto tra metà e fine 2025. Dunque, scrive Isabella Bufacchi, la Bce deve tagliare quest’anno a giugno, se le proiezioni di dicembre si concretizzeranno come sembra in gennaio. Se così dovesse essere, la Bce effettuerà tagli per 200 punti fino a metà 2025, per così portare il tsso di riferimento sui depositi dal 4% al 2%.
Infine, sottolinea Isabella Bufacchi, la Bce si aspetta che la stagnazione dell’economia nell’area dell’euro non continuerà per tutto il 2024 e che la crescita economica tornerà nel corso di quest’anno, sempre ponendo attenzione a eventuali forze che potrebbero spingere l’inflazione all’insù