Il Governo conferma la convocazione dei sindacati sulla vicenda ex Ilva domani alle 15. Lo si legge in una nota della presidenza del consiglio dei ministri inviata alle sigle sindacali in cui si precisa che l’incontro avverrà a Palazzo Chigi. (La Stampa)
Sull’ex Ilva “l’obiettivo del governo coincide con quello dei lavoratori e guarda all’interesse generale dell’economia, regionale e nazionale. Stiamo affrontando tutti gli aspetti, nessuno escluso. Sulla cassa integrazione siamo già intervenuti per assicurare la prosecuzione degli ammortizzatori sociali”, dice intanto il ministro del Lavoro Marina Calderone, in un’intervista a La Stampa.
“Ma lo scenario attuale impone nuove azioni a salvaguardia del bacino occupazionale. Dobbiamo tutelare tutti i lavoratori dell’Ilva insenso ampio, dallo stabilimento di Taranto fino alle altre unità produttive, non disperdendo il loro patrimonio di competenze. Come già annunciato, apriremo un tavolo con le associazioni sindacali e datoriali e presteremo attenzione a chi rappresenta l’indotto. Sono fiduciosa che si possano individuare le migliori soluzioni possibili, in un contesto oggettivamente estremamente delicato”, spiega.
Governo pronta ad andare alla prova di forza con Mittal, come testimonia la mossa arrivata nel tardo pomeriggio di ieri dal Consiglio dei Ministri con il decreto legge che rafforza, in caso di ricorso all’amministrazione straordinaria, le misure già presenti per tutelare la continuità produttiva e occupazionale delle aziende in crisi, tra le quali ex Ilva. Non solo: una norma specifica di fatto congela i fondi accantonati per i giudizi pendenti che dovranno essere messi su un conto vincolato legato all’autorizzazione del tribunale. Tracciata la strada che porta al commissariamento dell’ex Ilva, oramai ad un passo.