Banca Monte Paschi Siena allunga la serie positiva e, grazie a un rialzo superiore a tre punti, torna sopra i valori precollocamento del Tesoro. Il titolo della banca senese sale di oltre tre punti percentuali, superando i 3,072 euro precollocamento, soglia sfiorata nei giorni scorsi. E’ così colmato il gap dovuto alla cessione del 25% del capitale da parte del Tesoro. All’indomani del collocamento, avvenuto il 20 novembre, i titoli di Mps, che viaggiavano sopra i 3 euro, si erano subito assestati al ribasso sul prezzo dell’operazione. (Sole 24 Ore)
Intanto il Tesoro è tornato a parlare della privatizzazione: «L’Accelerated book building rappresenta solo la prima fase del più ampio processo che porterà il ministero dell’Economia a cedere il controllo della banca, con l’obiettivo della piena valorizzazione della banca, oggi tornata alla redditività, nell’interesse della stessa e di tutti gli stakeholders», ha detto martedì il sottosegretario dell’Economia, Sandra Savino, rispondendo in commissione Finanze alla Camera a un’interrogazione scritta Avs. Il collocamento del 25% di Mps da parte del Tesoro, peraltro «è positivo per il merito di credito di Mps» e «riflette il rafforzamento dei fondamentali della banca, il piano di ristrutturazione e le prospettive per la redditività futura», ha affermato Moody’s in un report.
Intanto, come riporta Il Sole 24 Ore, le case di investimento valutano lo scenario di un’assoluzione di Alessandro Profumo e Fabrizio Viola nel processo di appello sui derivati. Secondo un report di Mediobanca, l’assoluzione potrebbe portare un beneficio di oltre mezzo miliardo ai conti dell’istituto senese. La banca stima, in caso di sentenza favorevole, un rilascio minimo di accantonamenti per rischi legali di 200 milioni di euro, «che potrebbe raggiungere fino a 550 milioni, se tutti i reclami extragiudiziali probabili dovessero essere riclassificati come possibili o remoti». Nel caso in cui ad essere riclassificato fosse solo il contenzioso giudiziario, il rilascio di riserve «potrebbe raggiungere i 360 milioni». In termini patrimoniali, l’impatto positivo sul Cet1 oscillerà tra lo 0,3% e lo 0,75%. Mediobanca prevede in ogni caso un atteggiamento “prudente” di Mps sulle riserve, alla luce del fatto che ancora c’è incertezza sull’esito del procedimento relativo ai crediti deteriorati, in fase di udienza preliminare. Gli occhi sono dunque puntati sull’11 dicembre, data in cui la sentenza è stata rinviata, e sui conti del quarto trimestre della banca, quando si deciderà quante riserve smobilizzare.