Economia

Sace: “Sicilia dinamica, export a +56% nel 2022”

L’export siciliano vive un momento di dinamismo, grazie alle potenziale che esprime il territorio. La Sicilia, infatti, si posiziona al secondo posto nel Mezzogiorno, prima la Campania, con un volume di 16,6 miliardi di export nel 2022 e 6,7 miliardi già nei primi sei mesi del 2023. (Ansa)

I dati emergono dall’evento Sace ‘Impresa Futura!’ che si svolge a Palermo in collaborazione con la business community Palermo Mediterranea e Sicindustria/Enterprise Europe Network, e che fa parte di una serie di tappe di un roadshow in cui Sace incontra le Pmi italiane e che si inserisce nell’ambito del piano industriale Insieme 2025 che si basa su quattro pilastri: la sostenibilità come principio fondante dell’azione, la trasformazione tecnologica e digitale delle imprese e del Gruppo e il supporto alle Pmi con un coverage di prossimità, la squadra delle persone di Sace che operano con passione. La Sicilia ha dimostrato resilienza anche negli anni della pandemia ed esprime oggi grandi opportunità di crescita, anche grazie agli investimenti in innovazione e sostenibilità intraprese dalle aziende del made in Sicily che fanno da export booster: Sace ha accompagnato in questa direzione già 1.300 imprese siciliane per 1,2 miliardi di euro solo nell’ultimo anno.

Le esportazioni di beni, infatti, rappresentano il 12% del prodotto interno lordo (Pil) siciliano. A guidare l’export è la vendita dei raffinati con il 66,6%. Seguono i prodotti chimici (6,9%), alimentari e bevande (6,1%) e gli apparecchi elettronici (5,7%), unico settore che registra nel primo semestre di quest’anno un aumento dell’export del 7,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. 

Redazione

 

 

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