Snam ha chiuso i primi 9 mesi dell’anno con ricavi in crescita del 17% a 2,81 miliardi di euro. Il Margine operativo lordo è cresciuto del 9,1% a 1,86 miliardi. Sfiora quota 1 miliardo l’utile netto (+1,1% a 0,94 miliardi), mentre sono saliti del 30% gli investimenti tecnici a 1,15 miliardi, su un totale di 1,23 miliardi investiti. Nel primi 9 mesi del 2022 erano stati investiti complessivamente 1,2 miliardi, che comprendevano però l’acquisto della GolarTundra, il rigassificatore galleggiante di Piombino. (Sole 24 Ore)
«L’Italia è in una condizione adeguata ad affrontare la stagione invernale», ha affermato l’amministratore delegato Stefano Venier. Secondo il manager i primi 9 mesi dell’anno si sono chiusi con «risultati che mostrano la solidità del gruppo e il ruolo di primo piano svolto nel garantire la sicurezza degli approvvigionamenti in uno scenario globale incerto e in costante evoluzione». Il gruppo «ha incrementato gli investimenti tecnici su progetti infrastrutturali fondamentali per contribuire alla resilienza e alla transizione del sistema energetico del Paese».
«La nostra strategia volta ad una transizione energetica giusta e credibile – ha proseguito Venier – ci vede impegnati a realizzare investimenti importanti, per oltre il 50% allineati agli ’Sdgs’ (obiettivi di sostenibilità, ndr) dell’Unione Europea, e a sviluppare progetti rilevanti come quello di SoutH2Corridor e per la Carbon Capture and Storage (cattura della C02, ndr) a Ravenna, il cui ruolo chiave è stato riconosciuto anche nel Piano nazionale integrato per l’ernergia e il clima». «A supporto del nostro piano – ha spiegato l’ad di Snam – prosegue l’impegno nel ricorrere a strumenti di finanza sostenibile e innovativa come il primo Eu Taxonomy-aligned Transition Bond convertibile, collocato con successo in settembre, che ci ha consentito di raggiungere in anticipo di 3 anni l’obiettivo dell’80% di finanza sostenibile sulle fonti di finanziamento disponibili del Gruppo».