Tremila euro lordi come una tantum per il 2023, l’aumento del 45% dei buoni pasto, un bonus carburante (o per la ricarica elettrica) da 200 euro. E’ quanto prevede prevede l’intervento straordinario di welfare aziendale destinato da Eni ai suoi 20 mila dipendenti in Italia per sostenerli “nell’attuale fase di congiuntura economica”, scrive il gruppo guidato da Claudio Descalzi in una nota. L’intervento da tremila euro lordi è un “una tantum” quindi vale solo per quest’anno. Cosi come lo è il bonus da 200 euro per il carburante o la ricarica elettrica. (Corriere della Sera)
Mentre sarà stabilmente incrementato del 45% il valore del buono pasto elettronico riconosciuto nelle giornate di presentazione lavorativa in smart working. Il piano vale 85 milioni di euro e gli interventi saranno erogati nel mese di novembre. “Si tratta di un intervento a supporto del personale Eni e delle loro famiglie -scrive la società in una nota-. Il capitale umano è il fondamento di Eni, impegnata nel proprio percorso di trasformazione energetica”.
La trattativa sul welfare con Eni è stata condotta dai sindacati di categoria Femca Cisl, Flictem Ggil e Uiltec Uil. “E’ importante l’accordo partecipativo siglato tra Eni e i sindacati finalizzato a ridistribuire una quota degli utili per sostenere i salari dei lavoratori.