Il Pil cinese è cresciuto del 5,5% nella prima metà del 2023 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, secondo quanto rilevato dall’Istituto di statistica nazionale. In valori assoluti ha toccato un valore di circa 8,3 trilioni di dollari. Il rialzo della crescita nel secondo trimestre è stato del 6,3% su anno. La disoccupazione giovanile invece sale al 21,3%, nuovo record. Intanto, se da un lato la Borsa di Hong Kong ha annullato oggi le contrattazioni a causa dell’allarme tifone in città, per i mercati azionari europei si apre una settimana caratterizzata da numerosi dati macro, da discorsi dei banchieri centrali in vista delle successive riunioni e con gli occhi puntati sui bilanci soprattutto delle società di Wall Street e successivamente anche in Europa. (Sole 24 Ore)
Pechino è sì cresciuta del 6,3% annuo nel secondo trimestre, ma il dato si confronta con un trimestre nel quale imperversavano le chiusure per Covid e con una previsione degli analisti che era superiore al 7%.
La banca centrale cinese ha rinnovato i prestiti programmatici a medio termine in scadenza e ha mantenuto il tasso di interesse invariato, tuttavia i mercati prevedono che le autorità dovranno rilasciare maggiori stimoli per sostenere il rallentamento della crescita economica. I mercati oggi iniziano la seduta all’insegna delle perdite, in seguito alla pubblicazione di dati macro importanti in Cina, che hanno nuovamente mostrato come la nazione asiatica sia in difficoltà nella ripresa post-Covid.