Il prezzo dell’energia crolla, riduce i costi della produzione industriale, ma non ferma i rincari per i consumatori. Il fatturato dell’industria rallenta drasticamente. (Corriere della Sera)
Ad Aprile, l’Istat ha calcolato che i costi industriali siano diminuiti del 4,8% su base mensile e dell’1, 5% su base annua (era +3,7% a marzo). “Alla dinamica deflattiva contribuiscono i forti ribassi sul mercato interno dei prezzi di fornitura di energia elettrica e gas”. Spiega in una nota l’Istituto Superiore di Statistica.
D’altra parte l’elettricità scende sotto i 100 euro a Megawatt, mentre il gas è scambiato intorno ai 25 euro, con una flessione da inizio anno del 67,1%. Al netto del comparto energetico, invece, i prezzi non variano in termini congiunturali mentre registrano una crescita tendenziale in rallentamento (+4,4% dal 6,5% di marzo).
La diminuzione dei prezzi però non frena i rincari per tutti i settori manufatturieri ed i consumatori che, a cascata, incidono più direttamente sulle tasche degli italiani.