Il robot sviluppato a Grugliasco, in provincia di Torino, è al centro del progetto europeo Flex-DB: un sistema automatizzato in grado di smontare le batterie esauste per riutilizzarle o riciclarle. (Sole 24 Ore)
Si chiama Comau NJ ed è un robot industriale capace di smontare le batterie per auto elettriche giunte a fine vita, per permettere di riciclare tutto quel che può essere riutilizzato all’interno di una nuova batteria, a cominciare dal Litio presente nelle celle. Comau NJ – il robot dotato di tecnologia laser che Comau utilizza anche per assemblare le batterie – è al centro del progetto europeo Flex-BD (Flexible Battery Dismantling), nato proprio con lo scopo di sviluppare un sistema automatizzato in grado di smontare le batterie esauste, per riutilizzarle o riciclarle.
Il processo di riciclo è totalmente automatizzato. I pacchi batteria da riutilizzare vengono introdotti in una cella e messi davanti al robot Comau NJ che, in piena autonomia, inizia a smontarli, cambiando di volta in volta gli utensili in base alla procedura da eseguire.
Così, Comau NJ comincia a svitare il coperchio della batteria; poi installa sul suo braccio delle pinze con cui rimuove il coperchio; e ancora riprende “in mano” cacciaviti e chiavi inglesi per disassemblare i singoli moduli che compongono la battteria, per poi spostarli in un’area di stoccaggio.
A questo punto si può verificare la capacità residua del singolo modulo, per un eventuale riuso in altre applicazioni, oppure può iniziare il processo di estrazione delle preziose materie prime in esso custodite. Per dar vita a nuove batterie con impatto sull’ambiente ridotto o addirittura nullo.
Comau stima che entro il 2030 nella sola Unione Europea ci saranno oltre 1 milione di batterie smaltite da riutilizzare. La domanda di sistemi robotizzati capaci di assistere il riciclo delle batterie è stimata anche questa in forte crescita.