«La flat tax la dobbiamo applicare a tutti, in via tendenziale. Applicando detrazioni e no-tax area, rispettiamo il principio costituzionale della progressività.», spiega il Viceministro dell’Economia Maurizio Leo.
Nella delega del precedente governo si partì dai tre miliardi dalla lotta all’evasione. «Ci sono centinaia di spese fiscali, che hanno un costo di oltre 125 miliardi all’anno. «Le aliquote del 5 e del 10% possono essere oggetto di rivisitazione, come pure quella su alcuni beni, ad esempio quella applicata sull’acqua al 22%. Dobbiamo rendere omogenea la tassazione per beni e servizi simili, risponde Leo nell’intervista riportata sul Corriere.
Sulle normative UE dice: «Possiamo sfruttare le regole europee che consentono di applicare un’aliquota zero su alcuni prodotti di prima necessità, come quelli per l’infanzia. Il progetto della flat tax incrementale vuole anche spingere i contribuenti a far emergere imponibile, in cambio di una tassazione più favorevole sulle quote incrementali. Ci servirà per calibrare l’intervento anche su altri redditi, oltre quelli di impresa e autonomi». «Vogliamo far pagare le tasse in un contesto in cui non è solo il livello esorbitante che pesa, ma anche la complicazione, l’incertezza, il rischio nel rapporto fiscale.»
Così è prospettato lo scenario economico del nostro Paese, secondo quanto riportato nell’intervista al Viceministro dell’Economia.